Stiamo già lavorando ai prossimi eventi Ivoclar.
Se hai partecipato al Symposium, saremmo lieti di avere un tuo feeback, che puoi darci in pochi minuti compilando il seguente survey.
Ha conseguito la laurea in Odontoiatria presso l’Università di Genova nel 1999. Ha frequentato il Dipartimento di Conservativa dell’Università di Zurigo, sotto la guida del Prof. F. Lutz, approfondendo tematiche relative, in particolare, all’odontoiatria adesiva ed alle sue applicazioni in conservativa e protesi. Docente all’Università di Roma Tor Vergata in restaurativa ed estetica dentale, diretta dal Prof. F. Mangani. È socio attivo della European Academy Esthetic Dentistry (EAED); è socio attivo dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa (AIC); è socio attivo della Italian Academy Esthetic Dentistry (IAED).
Nel 2015 ha sviluppato e pubblicato sull’International Journal Esthetic Dentistry (IJED) un nuovo ed innovativo metodo per restaurare, con approccio no prep, dentatura usurata (attrito, abrasione ed erosione). La “Index Technique”. Nel 2018 ha pubblicato sempre su IJED un update della stessa tecnica. Autore di articoli in materia di odontoiatria restaurativa diretta e indiretta e relatore a corsi e congressi internazionali. Svolge la libera professione in Genova con approccio multidisciplinare, ma con particolare approfondimento dell’odontoiatria estetica e restaurativa.
Sempre più spesso nei nostri studi ci confrontiamo con pazienti, che a vario titolo, hanno i denti “consumati”. La gestione dei casi di usura dentale, per una serie di motivi, ci manda fuori dalla “zona di confort”. Come e quando rialzare la DVO? Che tipo di usura ha quel paziente? Come individuare il consumo dei denti? Quali materiali (disilicato, composito, zirconio) utilizzare per la riabilitazione? Meglio un approccio diretto, indiretto o ibrido? Come prevenire e gestire le complicanze? La lecture rispondendo a queste domande, ci permetterà, attraverso indicazioni e protocolli semplificati di gestire in modalità “no stress” le riabilitazioni di questi casi.
– Guardando i denti, individuare e gestire i vari tipi di usura (corrosione; attrito; abrasione)
– Concetti di dinamica mandibolare correlati ai differenti pattern di usura dentale
– Scelta della nuova DVO e della posizione mandibolare sulla base di una analisi estetico-funzionale
– Restauri diretti, no prep copia & incolla (Index Technique); Restauri indiretti (onlays in ceramica e composito)
A conclusione degli studi di odontotecnico in Germania, dal 1985 al 1989, Oliver Brix si è ulteriormente specializzato presso diversi laboratori dentali e studi dentistici.
Si è specializzato nella combinazione di funzione ed estetica nella metalloceramica nonché nella ceramica integrale. In particolare si dedica all’argomento della modellazione biomeccanica delle superfici masticatorie nella tecnica inlay/onlay.
Dal 1990 partecipa attivamente a numerose manifestazioni di aggiornamento in Germania ed all’estero.
Dal 1993 attività di relatore ed autore di diversi articoli nella stampa del settore.
Dal 1997 membro del “Zahntechnischen Arbeitskreis Düsseldorf”.
Dal 2000 è membro attivo della “DGÄZ” (Associazione tedesca di odontoiatria estetica).
Nel marzo 2001 ha pubblicato il libro di testo “The Fundamentals of Esthetics".
È membro del comitato editoriale di AACD dal 2007.
Ha aperto l'International Training Center nel 2009 e il laboratorio odontotecnico "Innovative Dental Design Oliver Brix", Bad Homburg, Germania, nel 2012.
Nel marzo 2013 ha pubblicato il libro di testo “Fascination Ceramics”.
Le ceramiche integrali sono materiali indispensabili nella routine dei laboratori odontotecnici odierni. Il motivo del loro largo impiego nei restauri metal-free è dovuto ad una crescente consapevolezza dell’estetica, della loro biocompatibilità e dalla capacità di ottenere la massima precisione nei restauri. Nel corso di diversi decenni, sia la ceramica integrale che l’ossido di zirconio si sono affermati come materiali riabilitativi di eccellenza, grazie a tecniche di lavorazione collaudate e scientificamente comprovate. Tuttavia, spesso ci poniamo la seguente domanda: questi materiali hanno effettivamente reso il lavoro più facile, migliore oppure semplicemente diverso a noi odontotecnici? Lo scopo di questa relazione è analizzare tale domanda e cercare di fornire una risposta basata sulla esperienza accumulata nel tempo nell’affrontare molteplici casi. L’ampia scelta di materiali e le diverse possibilità di combinazione tra di loro offrono oggi una soluzione ad ogni problema. Per ottenere risultati di successo, è necessaria una profonda conoscenza e comprensione dei materiali e delle tecnologie a disposizione. È importante sviluppare una strategia solida che copra tutte le fasi del trattamento: dalla pianificazione e selezione dei materiali fino alla rifinitura del restauro. Oggi con queste tipologie di materiali non ci sono più limiti: dalle faccette mininvasive, ai restauri dentali estesi fino alle soluzioni implantari complesse. Questi materiali sono una vera ricchezza per i laboratori odontotecnici correnti.
– Estetica e funzione di un restauro privo di metallo
– Digitale e analogico a confronto
– Riabilitazione completa con selezione di materiali diversi
Completa la sua formazione effettuando stage in laboratori privati in Germania, Italia e Svizzera. Membro onorario de ACADEN. Autore di diversi articoli pubblicati su riviste in ambito nazionale e internazionale. Relatore di corsi e conferenze in congressi nazionali e internazionali. Membro del comitato editoriale della rivista “Dental Dialogue” edizione spagnola. Membro del comitato editoriale della rivista brasiliana “Estetica”. Autore del libro “Ombre, un mondo di colore.”, pubblicato in spagnolo, inglese, coreano e tedesco. Autore insieme al Dr. Sidney Kina del libro “Invisibile. Restauri estetici in ceramica”, pubblicato in spagnolo, portoghese, inglese, italiano e giapponese. Docente dal 1999 al 2002 del postlaurea del Dr. Tomas Escuin, dell’Università di Barcellona. Bisturi d’oro 2003. Direttore di laboratorio e del centro di formazione “Laboratorio August Bruguera”, della città di Barcellona. Direttore di Dental Excellence Spagna.
Lavoriamo con i sistemi digitali già da tempo e, da qualche anno, utilizziamo al meglio il flusso digitale con i suoi vantaggi. A volte guadagniamo velocità, ma dal mio punto di vista possiamo prevedere spesso la fattibilità dei trattamenti.
Nonostante la tecnologia digitale, gli standard odontoiatrici non sono cambiati: l’occlusione è ancora fondamentale, così come il contorno, il profilo di emergenza, l’impronta, il composito, le correzioni marginali, ed altro ancora.
Tuttavia, la ceratura diagnostica è ancora la pietra miliare dei nostri trattamenti, e grazie ai sistemi digitali è ora molto più facile riprodurla.
– Parametri estetici
– Feldespatico, disilicato o zirconio?
– Adattamento delle librerie
Laureato in odontoiatria e protesi dentale presso l’Università di Genova. Autore di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali. Relatore in congressi nazionali ed internazionali. Master di II livello in tecnologie avanzate di rigenerazione ossea. Dottorato di ricerca internazionale in Nanotecnologie presso il Nanoworld Institute Università di Genova. Research Fellow presso l’Università di Pisa Cattedra di riabilitazione orale Titolare: Prof. Ugo Covani. Research Fellow presso l’Università di Pisa Insegnamento di Conservativa Titolare: Prof. Antonio Barone. Socio attivo SIDOC (Società Italiana di Odontoiatria Conservativa). Socio effettivo Amici di Brugg. Responsabile della Conservativa ed Endodonzia presso l’Istituto Stomatologico Toscano Ospedale Unico Versilia diretto dal Prof. Ugo Covani. Libero professionista in La Spezia.
L’odontoiatria protesica negli ultimi anni è molto cambiata sia per l’avvento di nuovi materiali definitivi sia per le procedure adesive. In un’ottica di mini-invasività anche le preparazioni sono cambiate. Quando è necessario preparare per un manufatto protesico adesivo e quando invece conviene farlo secondo una metodica “tradizionale”? Da cosa è fornita la ritenzione in questi diversi approcci? Come si gestisce la fase provvisoria? Come si cementa? Sappiamo che il nostro lavoro è molto lavoratore-dipendente, ma, cercheremo di dare delle linee guida precise, ripetibili facilmente ed in accordo con la letteratura, al fine di consegnare ai nostri pazienti lavori che funzionino, che siano belli e che durino nel tempo.
– Preparazioni verticali vs orizzontali, come, quando e perché
– Cementazione adesiva
– Prognosi a lungo termine e fallimenti
Il Dr. Hirata è professore presso il Dipartimento di Biomateriali e Biomimetici della New York University (NYU). La sua ricerca si concentra su impianti e biomateriali restaurativi. Gestisce anche uno studio privato a Curitiba, in Brasile, specializzato in odontoiatria estetica. È coordinatore di numerosi programmi post-laurea incentrati sull’odontoiatria estetica e restaurativa in Brasile e ha tenuto conferenze su restaurativa estetica in molti paesi. Ha conseguito il DDS presso l’Università Federale di Paranà, Brasile, nel 1995, il master in Biomateriali presso l’Università Cattolica di Rio Grande do Sul, in Brasile, nel 2002, e il dottorato in odontoiatria restaurativa presso l’Università statale di Rio de Janeiro nel 2009. Il Dr. Hirata ha pubblicato vari articoli su riviste specializzate e ha contribuito per più di 10 capitoli a pubblicazioni specializzate. Il suo primo libro di testo intitolato “TIPS in esthetic dentistry”, pubblicato nel 2011, è già stato tradotto in tre lingue. Il suo secondo libro intitolato “SHORTCUTS in Esthetic Dentistry”, è stato pubblicato da Quintessence e tradotto in 3 lingue. Nel 2022 è uscito il suo nuovo libro “RECIPES for composite restaurations” in inglese con Quintessence Publishing.
L’odontoiatria estetica ha migliorato le sue tecniche e i suoi materiali, influenzando l’uso della ceramica dentale e delle resine composite.
L’abbinamento dei colori nei restauri è fondamentale per un risultato favorevole ed è legato alla selezione dei materiali e alla tecnica di applicazione. L’odontoiatria si concentra sulla selezione della tonalità/croma come principale fattore responsabile di un eccellente risultato estetico dei restauri in composito.
La stratificazione di diverse traslucenze e opacità delle resine, che riproducono gli aspetti naturali dei denti, ha influito sulla gestione del colore stesso, basandosi sull’uso di una corretta selezione del composito in una corretta sequenza e spessore di ogni strato utilizzato. Anche l’utilizzo di riempitivi di dimensioni e forme diverse influenza il risultato ottenuto.
Questa conferenza si concentrerà sulle tecniche di stratificazione dei compositi da un punto di vista clinico, esaminando le differenze tramite i dati scientifici.
– Distinguere come i diversi strati e le diverse tecniche di applicazione possano influire sul risultato estetico.
– Mostrare come lo spessore dello smalto possa diminuire l’importanza della tinta/croma nei restauri in composito: visione clinica.
– Comprendere le differenze nel comportamento del composito nei restauri dei settori anteriori e posteriori.
Consegue il diploma di Odontotecnico presso l’Istituto Fermi di Perugia.
Frequenta dal ‘96 il Laboratorio Zollo per approfondire le conoscenze della Protesi Totale.
Nel corso degli anni frequenta corsi di estetica in Protesi Totale presso l’Università di Zurigo con il Prof. Palla, la Dott.ssa Bruna Ernst e la SICED di Brescia con l’OTD. Jurg Stuck.
Dal 2003 ad oggi collabora in qualità di Opinion Leader con Ivoclar Vivadent nella realizzazione dei corsi di protesi rimovibile.
2014: 1° classificato al Premio Polcan con un caso presentato insieme al Dott. Alessio Casucci.
Socio attivo AIOP.
Protesi fissa e protesi mobile condividono molto più di quanto comunemente si creda.
Nella nostra relazione congiunta analizzeremo le regole di base che accomunano le due facce della grande riabilitativa protesica, ponendo l’accento sugli aspetti condivisi e sulle peculiarità di ciascuna specializzazione.
– Piano occlusale e posizione del capo
– Il concetto di vuoto e pieno nella forma in protesi fissa e mobile
– La gestione dei corridoi vestibolari in protesi fissa e mobile
– Montaggio all’interno della zona neutra
Il Professore Associato Marko Jakovac, DMD, MSc, PhD, si laurea presso la Scuola di Odontoiatria di Zagabria, Croazia, nel 1998. Nel 2000 supera l’esame di stato e ottiene la licenza come libero professionista. Nel 2002 inizia a specializzarsi in protesi dentaria. Dopo aver conseguito il Master of Science nel 2003 e il PhD nel 2008, diventa Assistente Senior presso il Dipartimento di Protesi della Scuola di Odontoiatria di Zagabria. Dal 2009, Marko Jakovac è Professore Associato e docente del corso “Tecniche avanzate per la realizzazione di protesi fisse” presso la Scuola di Odontoiatria di Zagabria. Nel 2010 è nominato Responsabile del corso di specializzazione universitaria “Estetica su denti e impianti in protesi fissa”. Nel 2012 diventa Responsabile del corso di laurea “Protesi fissa preclinica e di laboratorio”. Nel 2013 riceve il premio del decano per il miglior insegnante presso la Scuola di Odontoiatria di Zagabria e dal 2015 è responsabile del corso di laurea “Microscopio in Odontoiatria”. Dal 2015 è professore associato presso il Dipartimento di Protesi Fissa.
Marko Jakovac è autore e coautore di diversi articoli scientifici e ha partecipato attivamente a numerose conferenze internazionali. È relatore e docente di corsi di formazione (KOL) a riunioni internazionali per Ivoclar Vivadent, Sirona CAD-CAM e Carl Zeiss. È vicepresidente della Società Croata di Odontoiatria a Intervento Minimo e membro della Società Croata di Protesi, della Società Europea di Protesi, della Società Croata di Implantologia Dentale, dell’Associazione Medica Croata e della Camera Dentale Croata. Inoltre, è proprietario della clinica dentale “Aesthetica” di Zagabria.
Al giorno d’oggi, l’odontoiatria estetica non riguarda solo l’aspetto esteriore, ma anche la funzione e la durata del restauro. Per avere garanzia di durata, la conoscenza dei materiali e la precisione del lavoro, sia clinico che di laboratorio, sono fondamentali. La parte clinica pone quindi maggiori esigenze al professionista, soprattutto se la terapia è minimamente invasiva. I protocolli sono utili per i medici per raggiungere questo obiettivo.
Il protocollo deve essere semplice e comprensibile per il paziente, l’odontotecnico e il dentista. Inoltre, lo stesso protocollo dovrebbe applicarsi sia all’odontoiatria analogica che a quella digitale. La prima fase del protocollo è la pianificazione. È la parte più importante per ottenere un risultato prevedibile. Dopo che il piano è stato realizzato, dovrebbe essere eseguito nello studio dentistico e inviato al laboratorio odontotecnico. La realizzazione dei provvisori o del try-in è essenziale per il controllo della progettazione e dell’esecuzione. Infine, il completamento del lavoro dovrebbe essere semplice seguendo i passaggi del protocollo.
Nella presentazione viene mostrato un caso molto complesso con una spiegazione dettagliata dell’intero protocollo di trattamento.
– Flusso di lavoro digitale
– Protocolli fondamentali per una terapia predittiva
– Approccio minimamente invasivo
Ha conseguito la laurea in Odontoiatria presso l’Università di Genova nel 1999. Ha frequentato il Dipartimento di Conservativa dell’Università di Zurigo, sotto la guida del Prof. F. Lutz, approfondendo tematiche relative, in particolare, all’odontoiatria adesiva ed alle sue applicazioni in conservativa e protesi. Docente all’Università di Roma Tor Vergata in restaurativa ed estetica dentale, diretta dal Prof. F. Mangani. È socio attivo della European Academy Esthetic Dentistry (EAED); è socio attivo dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa (AIC); è socio attivo della Italian Academy Esthetic Dentistry (IAED).
Nel 2015 ha sviluppato e pubblicato sull’International Journal Esthetic Dentistry (IJED) un nuovo ed innovativo metodo per restaurare, con approccio no prep, dentatura usurata (attrito, abrasione ed erosione). La “Index Technique”. Nel 2018 ha pubblicato sempre su IJED un update della stessa tecnica. Autore di articoli in materia di odontoiatria restaurativa diretta e indiretta e relatore a corsi e congressi internazionali. Svolge la libera professione in Genova con approccio multidisciplinare, ma con particolare approfondimento dell’odontoiatria estetica e restaurativa.
La B.O.P.T. (Biological Oriented Preparation Tecnique) è una procedura protesica semplificata che permette di intervenire in casi clinici già trattati protesicamente, senza interventi multidisciplinari.
Verranno esaminati dei nuovi concetti: invasione controllata del solco, profili emergenti di adattamento, abrasione differenziata che fanno parte della tecnica stessa.
Saranno presentati casi step by step con follow-up a lungo termine a riprova della stabilità dei risultati estetici. I concetti della tecnica B.O.P.T. sono stati trasferiti anche in campo implantare con la creazione degli abutment verticali fresabili. Il conseguente ispessimento dei tessuti molli permette di ottenere una maggiore stabilità degli stessi e una migliore estetica nella zona marginale. L’ulteriore evoluzione di questi concetti è stata la realizzazione di un impianto trasmucoso a componente verticale: il PRAMA.
– Dominanza anatomica vs dominanza protesica
– Modulazione dei profili di emergenza
– Il poligono biologico
Titolare di laboratorio dal 1983. Ha ricoperto la carica di segretario culturale nazionale Antlo. Autore di articoli su riviste nazionali e internazionali. Relatore in congressi nazionali e internazionali. Collaborazioni con Università Italiane e straniere. È stato consulente del reparto Ricerca e Sviluppo della Ivoclar Vivadent Schaan per i materiali metal free. In campo artistico si occupa di scultura ed espone in diverse gallerie. Nel dicembre 2012 vince il Fiorino d’Oro per la scultura, massimo riconoscimento del comune di Firenze in questo campo. Dal 2013 è Docente al corso di Laurea in Materiali dentari presso l’Università degli studi di Tor Vergata – Roma. Dal 2014 è collaboratore del CNR per la realizzazione di dispositivi elettromeccanici.
Protesi fissa e protesi mobile condividono molto più di quanto comunemente si creda.
Nella nostra relazione congiunta analizzeremo le regole di base che accomunano le due facce della grande riabilitativa protesica, ponendo l’accento sugli aspetti condivisi e sulle peculiarità di ciascuna specializzazione.
– Piano occlusale e posizione del capo
– Il concetto di vuoto e pieno nella forma in protesi fissa e mobile
– La gestione dei corridoi vestibolari in protesi fissa e mobile
– Montaggio all’interno della zona neutra
Si diploma odontotecnico nel 1983 e nel 1991 crea l’azienda Mignani Odontotecnica s.r.l. e nel 2021 aderisce al progetto industriale di Nexxta S.p.A. diventandone membro del Consiglio di Amministrazione. Ha partecipato a numerosi corsi con relatori di fama internazionale: Claude Sieber, Michel Magne e Giancarlo Barducci. Ha frequentato a Zurigo il laboratorio di Alwin Shonenberger. Socio Attivo A.I.O.P. (Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica) Fellow I.T.I. (International Team for Implantology) Ha tenuto lezioni ai Master Universitari con Direttore il Prof. Carlo Monaco: UNIBO 2020-2021 (Università di Bologna) - Master II Livello Protesi e Implantoprotesi con Tecnologie Avanzate. UNIMORE 2022-2023 (Università di Modena e Reggio Emilia) - Master II Livello Protesi e Implantoprotesi: tecnologie tradizionale e digitali. Ha tenuto numerose relazioni in importanti congressi e pubblicato diversi articoli su riviste nazionali come Quintessenza Odontotecnica ed internazionali come Quintessence of Dental Technology e Quintessence of Dental Technology Japan.
Il moderno approccio al trattamento del paziente adulto ed in crescita presuppone l’utilizzo di protocolli precisi e di materiali e tecniche adesive ben codificate. Il rispetto dell’integrità strutturale dell’elemento dentale è alla base della nostra filosofia di trattamento. Lo scopo della presentazione è descrivere e valutare le procedure restaurative che permettono l’ottenimento di tale risultato con tecniche mini-invasive. Discuteremo indicazioni, limiti e stabilità nel tempo dei vari tipi di materiali e valuteremo le tecniche restaurative oggi a disposizione. Dettaglieremo passaggi clinici e di laboratorio in modo che possano essere applicati efficacemente nella pratica clinica di tutti i giorni.
– Scelta della strategia in funzione dell’età del paziente
– Approccio adesivo mini-invasivo
– Descrizione di tappe cliniche e di laboratorio
Yuki Momma, RDT si diploma alla Yukioka Dental Technician School in Giappone. Dopo il diploma, ha iniziato la sua carriera presso il Laboratorio Odontoiatrico Obal nel 1998. Nel 2000 è entrato a far parte della Clinica Odontoiatrica Miyamoto, dove ha potuto avere direttamente un feedback su ogni restauro eseguito. Mentre lavorava in clinica, si è messo alla prova studiando all’Osaka Ceramic Training Center. Dopo il completamento presso il centro di formazione, si è trasferito a Boston e ha iniziato a lavorare come Master Ceramist presso Gnathos Dental Studio a Weston, Massachusetts. Ha costruito il suo bagaglio di competenze come ceramista per 7 anni e, nel 2017, ha avviato il Ceramic Artisan Dental Lab. Da quando ha avviato il suo laboratorio, è stato più attivo nella pubblicazione di articoli e nel tenere conferenze. I suoi articoli sono sul sedicesimo numero di DTG Magazine e su Labline Spring 2018. Allo stesso modo, ha tenuto conferenze al DTG Symposium 2018 e ha tenuto un corso pratico nel settembre 2018 a Boston, nel maggio 2019 a New York e nel Lab Day a Chicago. Nel 2019 ha tenuto diverse lezioni e corsi pratici a New York, Florida, Colorado, Canada e Slovacchia. Nel 2020 ha tenuto un corso al meeting di Chicago. Nel 2021 ha tenuto corsi in Italia e in Austria.
Una delle più grandi sfide dell’odontoiatria restaurativa moderna consiste nel cercare di bilanciare esigenze apparentemente contrastanti come la richiesta duratura dei nostri restauri protesici con la sempre più crescente domanda di resa estetica dei nostri pazienti. Nella mia conferenza illustrerò come eseguire in 3D un cutback vestibolare per la microstratificazione e pittura in fase di realizzazione di una corona.
– Gradient Technology, il progressivo cambiamento della translucenza dalla zona del colletto al margine incisale.
– Pittura
– Il mio occhio vs AI (l’intelligenza artificiale)
Il Dr. Nikolaos Perakis si laurea con lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università di Bologna nel 1994. Presso l’Università di Ginevra ottiene il titolo di LMD nel 1998, il Dottorato di Ricerca nel 2002 e la Specializzazione in Protesi Svizzera nel 2004. È membro attivo della Società Svizzera di Protesi (SSRD), della European Academy of Esthetic Dentistry (EAED) e dell’Accademia Italiana di Conservativa (AIC) di cui attualmente fa parte del Consiglio Direttivo. Ha tenuto lezioni e corsi presso importanti Università italiane ed estere tra cui Harvard University, Boston (MA), University of Southern California USC, Los Angeles (CA), Université de Strasbourg (Francia), Université de Genève (Svizzera), Università di Atene (Grecia), Università di Napoli, Genova e Bologna in Italia. Dal 2002 è “Responsabile d’insegnamento” presso il Master Post-graduate di Protesi di Bologna del Prof. R. Scotti ed ora del Prof. L. Breschi. Relatore a corsi e seminari nazionali e internazionali, è autore di diverse pubblicazioni scientifiche.
Il moderno approccio al trattamento del paziente adulto ed in crescita presuppone l’utilizzo di protocolli precisi e di materiali e tecniche adesive ben codificate. Il rispetto dell’integrità strutturale dell’elemento dentale è alla base della nostra filosofia di trattamento. Lo scopo della presentazione è descrivere e valutare le procedure restaurative che permettono l’ottenimento di tale risultato con tecniche mini-invasive. Discuteremo indicazioni, limiti e stabilità nel tempo dei vari tipi di materiali e valuteremo le tecniche restaurative oggi a disposizione. Dettaglieremo passaggi clinici e di laboratorio in modo che possano essere applicati efficacemente nella pratica clinica di tutti i giorni.
– Scelta della strategia in funzione dell’età del paziente
– Approccio adesivo mini-invasivo
– Descrizione di tappe cliniche e di laboratorio
Laureato in odontoiatria e protesi dentaria nel 2012.
Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Torino (reparto di conservativa).
Professore a contratto al Master di odontoiatria conservativa ed estetica presso l’Università degli Studi di Torino.
Docente presso Master in odontoiatria conservativa ed estetica, Università degli Studi della Campania (Luigi Vanvitelli).
Titolare presso Studio dentistico Pezzana e Togno.
Relatore in conferenze nazionali e internazionali.
L’odontoiatria protesica negli ultimi anni è molto cambiata sia per l’avvento di nuovi materiali definitivi sia per le procedure adesive. In un’ottica di mini-invasività anche le preparazioni sono cambiate. Quando è necessario preparare per un manufatto protesico adesivo e quando invece conviene farlo secondo una metodica “tradizionale”? Da cosa è fornita la ritenzione in questi diversi approcci? Come si gestisce la fase provvisoria? Come si cementa? Sappiamo che il nostro lavoro è molto lavoratore-dipendente, ma, cercheremo di dare delle linee guida precise, ripetibili facilmente ed in accordo con la letteratura, al fine di consegnare ai nostri pazienti lavori che funzionino, che siano belli e che durino nel tempo.
– Preparazioni verticali vs orizzontali, come, quando e perché
– Cementazione adesiva
– Prognosi a lungo termine e fallimenti
Laureata in Odontoiatria nel 2006 con lode e menzione della tesi presso l’Università degli Studi di Palermo. Dottore di ricerca presso lo stesso Ateneo ha condotto ricerche scientifiche sui materiali di cementazione adesiva. Consegue il Master di II livello in Implanto-protesi. Negli anni ha frequentato diversi corsi di perfezionamento in conservativa presso la Dan Fischer Academy, Salt Late City, USA; corsi di conservativa estetica con il Dr. Roberto Spreafico e la Dr.ssa Francesca Vailati. Nel 2011 frequenta il corso di protesi del Dr. Mauro Fradeani e successivamente quello del Dr. Ignazio Loi di cui diventa allieva. Dal 2018 partecipa ai corsi del Dr. Frank Spear massimo esperto mondiale sulla materia dell’usura dentale; nel 2019 certifica il completamento del seminario “Treating the worn dentition” a Boston, Massachusetts Usa, con il Dr. Frank Spear, il Dr. Gregg Kinzer e Jeff Rouse. Membro ordinario della Frank Spear Academy, svolge la libera professione a Catania presso lo studio di cui è titolare occupandosi esclusivamente di protesi fissa e mobile, protesi adesiva e implantoprotesi.
Usura dentale? Come semplificare e rendere sostenibili le riabilitazioni in modalità “no stress”
Sempre più spesso nei nostri studi ci confrontiamo con pazienti, che a vario titolo, hanno i denti “consumati”. La gestione dei casi di usura dentale, per una serie di motivi, ci manda fuori dalla “zona di confort”. Come e quando rialzare la DVO? Che tipo di usura ha quel paziente? Come individuare il consumo dei denti? Quali materiali (disilicato, composito, zirconio) utilizzare per la riabilitazione? Meglio un approccio diretto, indiretto o ibrido? Come prevenire e gestire le complicanze? La lecture rispondendo a queste domande, ci permetterà, attraverso indicazioni e protocolli semplificati di gestire in modalità “no stress” le riabilitazioni di questi casi.
– Guardando i denti, individuare e gestire i vari tipi di usura (corrosione; attrito; abrasione)
– Concetti di dinamica mandibolare correlati ai differenti pattern di usura dentale
– Scelta della nuova DVO e della posizione mandibolare sulla base di una analisi estetico-funzionale
– Restauri diretti, no prep copia & incolla (Index Technique); Restauri indiretti (onlays in ceramica e composito)
Diplomato odontotecnico. Si è specializzato in protesi fissa negli Stati Uniti, dove ha lavorato come responsabile del reparto ceramica nel laboratorio del sig. Kiyosato Okamoto a Seattle, Washington.
Dal 1990 è contitolare insieme al fratello di un laboratorio in Firenze dove si occupa, in modo esclusivo, del reparto ceramica.
Autore di numerose pubblicazioni in ambito di materiali dentari e protesi.
Svolge attività di relatore internazionale con conferenze e corsi di aggiornamento.
Al giorno d’oggi, l’odontoiatria estetica non riguarda solo l’aspetto esteriore, ma anche la funzione e la durata del restauro. Per avere garanzia di durata, la conoscenza dei materiali e la precisione del lavoro, sia clinico che di laboratorio, sono fondamentali. La parte clinica pone quindi maggiori esigenze al professionista, soprattutto se la terapia è minimamente invasiva. I protocolli sono utili per i medici per raggiungere questo obiettivo.
Il protocollo deve essere semplice e comprensibile per il paziente, l’odontotecnico e il dentista. Inoltre, lo stesso protocollo dovrebbe applicarsi sia all’odontoiatria analogica che a quella digitale. La prima fase del protocollo è la pianificazione. È la parte più importante per ottenere un risultato prevedibile. Dopo che il piano è stato realizzato, dovrebbe essere eseguito nello studio dentistico e inviato al laboratorio odontotecnico. La realizzazione dei provvisori o del try-in è essenziale per il controllo della progettazione e dell’esecuzione. Infine, il completamento del lavoro dovrebbe essere semplice seguendo i passaggi del protocollo.
Nella presentazione viene mostrato un caso molto complesso con una spiegazione dettagliata dell’intero protocollo di trattamento.
– Flusso di lavoro digitale
– Protocolli fondamentali per una terapia predittiva
– Approccio minimamente invasivo
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